lunedì 4 agosto 2014

Effetto... Placebo

E’ mezzogiorno passato del 24 luglio, io e Gabriele siamo in macchina, direzione Roma! Ci attende un pomeriggio all’insegna dell’arte e una serata tutta musica. 


Dopo quasi tre ore di viaggio arriviamo a destinazione, ma che caos il traffico della capitale! Dopo aver rischiato più volte l’incidente per motorini che entrano a destra e manca, pedoni che si buttano in mezzo di strada e autoctoni che non rispettano gli stop, non si sa come siamo giunti alle Scuderie del Quirinale

Autoritratto con vestito di velluto, 1926.
E’ la seconda volta che vengo in questo museo, ottimo il servizio, molta cortesia ma… che allestimento tragico questa volta! Frida Kahlo è il soggetto dell’esposizione, dato che non sono molto esperta sull’artista messicana ho deciso di prendere l’audioguida, non l’avessi mai fatto! Molti dialoghi erano di una noia mortale, con frasi a conclusione dei commenti tipo “Questo quadro è davvero bellissimo!” o anche “Che meraviglia questa pittura!”. La curatrice inoltre ha, a mio avviso, cercato legami troppo forzati (un ritratto di Severini viene accostato ad uno di Frida, denunciando le ovvie reminescenze futuriste che Frida fa proprie). Insomma alla fine dei conti ho trovato interessanti le pitture dell’ultimo periodo, bellissimo il Mosè, e il primo ritratto alla Botticelli.
Mosé, 1945.

Arriva la sera e con lei il momento per noi di ripartire alla volta dell’Ippodromo delle Capannelle, è si perché mi sono stati regalati per la mia laurea due biglietti per andare a vedere (seconda volta nella mia vita) i PlaceboPer chi non lo sapesse ecco due info sulla band: si sono formati negli anni ’90 come gruppo post punk alternative rock, il frontman Brian Molko, con la sua forma androgina, il gusto per l’ambiguo e la voce non certo da baritono ha sempre intrigato e attratto molta folla. Lo stile del loro sound lo definirei un misto di note punk, indie, rock con una punta di emo triste e nostalgico.
B3

Prima di entrare ci mangiamo un panino alla salsiccia, mettiamo in pancia anche un po’ di birra e poi ci avviciniamo al palco. Un simpatico gruppo apre la serata, un misto tra Eddy Vedder e un conutry moderno. Il nome? Non son riuscita a capirlo ma presto andrò ad informarmi sulla grande rete. 

Ed Ecco che finalmente alle 21:45, puntuali, entrano i Placebo e partono in quarta con B3, il nuovo singolo dell’EP pubblicato prima del nuovo album. Nel complesso un bello, bellissimo concerto, con molti pezzi storici e qualche new entry. Ho apprezzato di più i classici piuttosto che le canzoni del nuovo album (Loud Like Love), troppo soft e più commerciali. 

Loud Like Love

Un concerto spettacolare, musicisti favolosi, poco intrattenimento colloquiale ma va bene così: un’ora e mezzo di emozioni e adrenalina musicale al massimo. Bellissima la cover fatta dal vivo di Running Up That Hill, e poi anche Meds, Every You and Every Me e Special K

Running up that hill

Vi saluto con una carrellata di foto fatte col cellulare (perchè i concerti è meglio viverli che ri-viverli a casa), che vi danno un’idea della folla e del mood della serata. A presto e buona musica a tutti!

Photo by Costanza Materassi, all rights reserved.









Photo by Costanza Materassi, all rights reserved.

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