E’
mezzogiorno passato del 24 luglio, io e Gabriele siamo in macchina, direzione
Roma! Ci attende un pomeriggio all’insegna dell’arte e una serata tutta musica.
Dopo quasi tre ore di viaggio arriviamo a destinazione, ma che caos il traffico
della capitale! Dopo aver rischiato più volte l’incidente per motorini che
entrano a destra e manca, pedoni che si buttano in mezzo di strada e autoctoni
che non rispettano gli stop, non si sa come siamo giunti alle Scuderie del
Quirinale.
Autoritratto con vestito di velluto, 1926. |
E’ la seconda volta che vengo in questo museo, ottimo il servizio,
molta cortesia ma… che allestimento tragico questa volta! Frida Kahlo è il
soggetto dell’esposizione, dato che non sono molto esperta sull’artista
messicana ho deciso di prendere l’audioguida, non l’avessi mai fatto! Molti
dialoghi erano di una noia mortale, con frasi a conclusione dei commenti tipo
“Questo quadro è davvero bellissimo!” o anche “Che meraviglia questa pittura!”.
La curatrice inoltre ha, a mio avviso, cercato legami troppo forzati (un
ritratto di Severini viene accostato ad uno di Frida, denunciando le ovvie
reminescenze futuriste che Frida fa proprie). Insomma alla fine dei conti ho
trovato interessanti le pitture dell’ultimo periodo, bellissimo il Mosè, e il
primo ritratto alla Botticelli.
Mosé, 1945. |
Arriva la
sera e con lei il momento per noi di ripartire alla volta dell’Ippodromo delle
Capannelle, è si perché mi sono stati regalati per la mia laurea due biglietti
per andare a vedere (seconda volta nella mia vita) i Placebo. Per chi non
lo sapesse ecco due info sulla band: si sono formati negli anni ’90 come gruppo post punk alternative rock, il frontman Brian Molko, con la sua forma androgina, il gusto per
l’ambiguo e la voce non certo da baritono ha sempre intrigato e attratto molta
folla. Lo stile del loro sound lo definirei un misto di note punk, indie, rock
con una punta di emo triste e nostalgico.
B3
Prima di
entrare ci mangiamo un panino alla salsiccia, mettiamo in pancia anche un po’
di birra e poi ci avviciniamo al palco. Un simpatico gruppo apre la serata,
un misto tra Eddy Vedder e un conutry moderno. Il nome? Non son riuscita a
capirlo ma presto andrò ad informarmi sulla grande rete.
Ed Ecco che finalmente
alle 21:45, puntuali, entrano i Placebo e partono in quarta con B3, il nuovo
singolo dell’EP pubblicato prima del nuovo album. Nel complesso un bello,
bellissimo concerto, con molti pezzi storici e qualche new entry. Ho apprezzato
di più i classici piuttosto che le canzoni del nuovo album (Loud Like Love),
troppo soft e più commerciali.
Loud Like Love
Un concerto spettacolare, musicisti favolosi,
poco intrattenimento colloquiale ma va bene così: un’ora e mezzo di emozioni e
adrenalina musicale al massimo. Bellissima la cover fatta dal vivo di Running
Up That Hill, e poi anche Meds, Every You and Every Me e Special K.
Running up that hill
Vi saluto
con una carrellata di foto fatte col cellulare (perchè i concerti è meglio viverli che ri-viverli a casa), che vi danno un’idea della
folla e del mood della serata. A presto e buona musica a tutti!
Photo by Costanza Materassi, all rights reserved.
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