La primavera
veneziana è come ogni anno costellata di eventi artistici, culturali e
letterari che animano la città e soprattutto arricchiscono la mia mente e le mie
giornate di “pausa” dallo studio!!
Qualche settimana
fa mi sono recata per la prima volta a Palazzo
Fortuny, già noto come Palazzo
Pesaro degli Orfei, che deve il suo attuale nome dall’ultimo
proprietario, l’artista catalano Mariano
Fortuny y Madrazo: fu proprio lui, agli inizi del XX secolo, a riportare
infatti il palazzo al suo antico splendore (il complesso era stato suddiviso in
appartamenti) e a farne in seguito la propria dimora-atelier. È uno dei palazzi
gotici più grandi di Venezia, con un’elegante eptafora (ovvero un totale di sette finestre) che dà su campo San Beneto, ma è privo di un
affaccio sul Canal Grande. Donato alla città nel 1956 e aperto come Museo nel
1975, è diventato negli anni un importante centro espositivo dedicato alle arti
visive, anche se al primo piano nobile è conservato intatto quello che fu lo
studio preferito di Fortuny.
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Eptafora di Palazzo Fortuny |