mercoledì 7 maggio 2014

Fantasia #1

Fantasia, no non parliamo del film d'animazione Disney, mi spiace! 

Cos'è la fantasia?
Secondo l'omonimo libro di Bruno Munari tale parola assume più significati per le persone. E' capriccio, bizzaria, stranezza, finzione, voglia, estro, irregolarità e fare a casaccio. In poche parole è "tutto ciò che prima non c'era anche se irrealizzabile".

Tratto dal libro Fantasia di Bruno Munari

Se associo fantasia e arte due nomi si accendono nella mia mente come quelle insegne luminose fastidiose che non si possono non notare: Bosch e Dalì. Come mai?

Se torniamo al libricino di cui parlo sopra (o sotto per il collegamento al sito) possiamo leggere che per stimolare questa meravigliosa attività del nostro cervello sono possibili delle relazioni tanto numerose quanto è ampia la nostra conoscenza e cultura. Hieronymus Bosch ne è la testimonianza più palese. Anche Salvador non scherza e sfrutta molte relazioni, ma quello che mi ha sorpreso di più è proprio il fiammingo. Ha sfruttato i contrari, ha sfruttato le storie che ha letto o sentito, ha sfruttato il cambio di colore, peso e materia, i giochi di parole, ha aumentato numero e ripetizione di alcuni elementi, ha creato mostri incomprensibili, ecc...

Il giudizio universale (dettaglio) - H.Bosch

Vedere una sua opera è come immergersi nella mentalità dell'epoca, scoprire come vivevano la religione, quali erano i libri appena usciti, quali quelli che ancora reggevano bene i segni del tempo, quali i simboli più forti, quali libertà erano concesse e quali proibite. Il tutto è unito dalla straordinaria capacità di creare e mescolare di quest'uomo. 

Il giardino delle delizie (dettaglio), H. Bosch

Altra cosa che mi ha colpito è stata la critica feroce verso gli uomini e donne di chiesa. Considerando che Lutero un anno dopo la morte dell'artista espone le sue tesi si può capire che il clima è piuttosto corrotto e poco religioso e Bosch non ne è molto contento. Come un giudice spietato realizza dipinti ricchi di peccato e punizione divina in cui monache, frati e preti hanno un posto assicurato. 

La nave dei folli, H. Bosch.

Infine una menzione speciale alle architetture che inventa e ricrea attraverso il colore. Ci sono strutture infernali, città reali, palazzi che sono una riproduzione gigante delle bottigliette di profumo e altri che sembrano realizzati con le big bubble. Bosch non ha dato un limite alla sua mente. Ha immaginato mondi nuovi inserendoci ciò che conosce, ciò che non gli piace e modificando nel modo secondo lui migliore ciò che doveva colpire e far capire. Si è concesso la libertà di giocare con le materie, con le piante, con i semi, con gli animali, gli strumenti musicali, le città e gli uomini. E il risultato è un ricco parco delle meraviglie per gli occhi.

Il giardino delle delizie (dettaglio), H. Bosch

Questa è stata un'introduzione per farci una chiacchierata generale sull'artista fiammingo, vorrei in futuro approfondire la sua conoscenza e segnalarvi alcune curiosità che ho trovato irresistibili. 
Allora alla prossima e mi raccomando: non ponete limiti alla vostra fantasia!

Libro:
Fantasia di Bruno Munari

Fonte dettagli delle opere:
http://www.hieronymus-bosch.org/

 

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