mercoledì 29 gennaio 2014

Castelfranco e De Chirico a Casa Siviero

"Purtroppo tutti quei quadri sono stato costretto a venderli per sopravvivere durante le persecuzioni razziali: avevo pezzi come Le Muse Inquietanti, l’Autoritratto con Mercurio e altri che mi stringe il cuore ricordare." 
1976 – intervista a Giorgio Castelfranco 
(tratta dal catalogo della Regione Toscana della mostra)


Sabato 25 sono stata con Costanza all’inaugurazione della mostra - Giorgio Castelfranco da Leonardo a De Chirico. Le carte di un intellettuale ebreo nell'Italia del Fascismo -. Ecco la sua riflessione: 

"Le previsioni davano bel tempo così mi sono imposta di uscire e andare all’inaugurazione, non sapevo cosa aspettarmi dalla visita, nel complesso posso dire di aver fatto bene. Non avevo mai visto il Museo Casa Siviero e sono stata davvero colpita dalle piccole meraviglie che racchiude: poltrone e divani chinè con una marezzatura arcobaleno intessuta, un baldacchino coperto da un telo di lino naturale terminante in un semplice ma meraviglioso macramè, con tettuccio a decoro di grottesche e poi statue, terrecotte, vetri e arredi di ogni sorta, oltre a quadri e argenti sacri (mozzafiato la croce con cristallo di rocca del XVI secolo). 
Il lavoro di catalogazione svolto per ricostruire il tempo trascorso da Giorgio Castelfranco in questa casa è molto accurato e il racconto su come si articolava la sua vita per quelle stanze mi ha proiettata nei lontani anni ’20 fiorentini. Una ricerca svolta con passione e pazienza è quello che si legge sui volti dei due giovani curatori, Emanuele e Francesca, entusiasti (e anche emozionati) mentre descrivono la figura dell’intellettuale al pubblico. A mio avviso molto interessante il doppio lato di questa visita: mi ha dato l’occasione di conoscere qualcosa in più della storia dell’arte fiorentina e di contemplare con stupore uno dei piccoli gioielli che racchiude, troppo spesso messo in ombra dall’impronta rinascimentale lasciata dai nostri avi."



Condivido anch’io i ringraziamenti ai curatori per averci dato questa possibilità. La mostra è nata da un intenso lavoro di archivio sulle memorie dello storico e critico d’arte Castelfranco e non a caso esposte proprio nella Settimana della memoria. Anche il luogo non è stato scelto casualmente: prima di proprietà del critico, poi dimora di Siviero - agente segreto che si è dedicato al mantenimento e recupero del patrimonio artistico durante il saccheggiamento nazista.
Devo confessare che già con i due cataloghi gratuiti e la visita guidata sono diventata sostenitrice dell’evento, ma sia il museo che la mostra hanno tanto da offrire. Il primo è un percorso nella storia dell’arte davvero sorprendente. Ogni oggetto mi riporta a un luogo e periodo diverso, dalla Vesperbild d’ispirazione nordica ai dipinti di van Bloemen alle illustrazioni novecentesche, senza dimenticare ovviamente De Chirico. Il suo rapporto con l'altro Giorgio e la sua presenza fisica e artistica sono testimoniati nella mostra, che ci narra attraverso negativi, lettere e quant'altro il perché in questa casa ci sono stati circa 35 dipinti dell'artista e come mai ora non li vediamo più. 


Sono arrivata molto incuriosita perché non sono mai stata ad una mostra per un critico d’arte e non sapevo cosa aspettarmi. Sono rientrata a casa con una piacevolissima sensazione: per l’atmosfera, le opere e sicuramente per l’esperienza vissuta che mi ha permesso di scoprire particolari aspetti della vita di persone come Giorgio Castelfranco che spesso trascuro a favore di quadri e artisti, ma che sono motore pulsante del mondo che osservo e osserviamo.  



La mostra è organizzata in collaborazione dalla Regione Toscana e 
dal The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies.
Museo Casa Rodolfo Siviero, Lungarno Serristori 1-3, Firenze.
Dal 25 gennaio al 31 marzo 2014
Orario di apertura: sabato ore 10-18: domenica e lunedì ore 10-13
Ingresso gratuito
 

Galleria completa delle foto Giorgio Castelfranco
© Photo by Costanza Materassi, all rights reserved.

 

2 commenti:

  1. E''bello sapere che e' apprezzato límpegno per tenere vivo il museo Casa Siviero e farlo conoscere di piu' sia per la sua raccolta che per le storie ad esso collegate. Grazie alla autrice di questo bell''articolo per essere intervenuta alla inaugurazione della mostra. Cordiali saluti dal conservatore di Casa Siviero

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  2. Grazie a lei per aver letto e per il lavoro che svolge con la Casa Siviero! Siamo felici che le sia piaciuto l'articolo e speriamo che esso possa dare maggior visibilità al Museo, che merita davvero una visita.
    Nella speranza di rivederla tra i nostri lettori, le auguriamo una buona giornata! Alla Prossima

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